Comprensione del testo / livello intermedio-avanzato

LA MODA DELL’APERITIVO

Con il termine aperitivo si intende l’usanza di ritrovarsi prima del pranzo ( dalle 11:30 alle 13:00) o della cena ( dalle 18:30 alle 20:00) per consumare stuzzichini e cocktail. Inoltre, esso rappresenta anche un momento di incontro e un’occasione per socializzare.
Tale usanza non è assolutamente una novità dato che nell’antichità erano molti i popoli che facevano precedere alla cena una bevanda aromatica. Ad esempio nell’antica Roma si era solito bere il mulsum a base di vino e miele. Infatti, proprio il termine “aperitivo”proviene dal latino “aperire” e significa “iniziare o aprire.
Con il tempo l’aperitivo è diventato una moda ben radicata in tutta Italia, in particolare al Nord, che pian piano si sta diffondendo in Europa, tanto da diventare una moda anche abbastanza costosa soprattutto nelle grandi città, dove sono stati aperti locali in zone raffinate, con arredamenti lussuosi, selezione all’ingresso e buffet ricchissimi. Tuttavia molti considerano un buon aperitivo un degno sostituito di una cena ad un prezzo molto ragionevole.
La differenza con l’aperitivo del passato sta appunto nella presenza di cose da mangiare che accompagnano la bevande scelta.
L’aperitivo, come lo intendiamo oggi, nasce a Torino, anche se quando si parla di aperitivo si pensa immediatamente a Milano, dove patatine e bianchetto ovvero un bicchiere di vino frizzante, sono diventati una tradizione irrinunciabile. Naturalmente non ci sono solo le patatine ad accompagnare la bevanda, ma ricchissimi buffet di vari tipi.
Invece, a Torino l’aperitivo è conosciuto come “merenda sinoira” , dove i cocktail sono accompagnati da prodotti tipici piemontesi come formaggi, salumi, grissini, oppure bagna cauda (letteralmente la parola significa salsa calda a base di aglio, olio d’oliva, ed acciughe salate e si consuma intingendovi vari tipi di verdure di stagione) e fonduta in versione light.
Nel Nord- Est l’aperitivo è meglio conosciuto con il termine “spritz”, termine che risalirebbe al periodo della dominazione asburgica, quando i soldati austriaci non sopportavano l’alto tenore alcolico dei vini veneti e quindi avevano preso l’abitudine di allungarli con l’acqua. Qui si segue l’aperitivo secondo i riti tradizionali con vini locali e pochi stuzzichini.
Anche a Reggio Calabria l’aperitivo si svolge prima dei pasti e in modo particolare la domenica mattina. Qui la scelta della bevanda è accompagnata non solo da un ampio e variegato buffet di stuzzichini, ma anche da primi e secondi piatti, come frutta e dolci.
Un altro luogo dove l’aperitivo è molto importante tanto che nessuno è più in grado di rinunciarvi e Pescara dove la bevanda che si beve prevalentemente è Campari con vino bianco oppure Campari con Gin che accompagna i soliti stuzzichini tra i quali non può mancare assolutamente pane con pomodoro, oppure le carote tagliate alla julienne da “inzuppare” nella salsa rosa.
Oggigiorno gli aperitivi maggiormente conosciuti sono il Negroni ( campari, vermouth, gin, ghiaccio e una fetta di arancia), il Pirlo ( a base di vino bianco frizzante, vermouth e acqua tonica), lo Spritz ( si differenzia da città a città, ma le basi rimangono acqua tonica, prosecco e campari, mentre cambiano le componenti alcoliche), il Campari, il Rossini ( prosecco e succo di fragola) e il San Pellegrino.